martedì 15 settembre 2015

Polpo… come piace a noi!


Fine estate... ancora caldo... in città... voglia di mare! 
Allora portiamo il mare qui, in cucina almeno.
Con un grosso polpo!
A proposito, ricordate di non chiamarlo "polipo", termine che invece indica organismi della classe degli Antozoi, circa 6500 tipi di specie, tra i quali medusa, anemone di mare, madrepora, gorgonia e altre. 
Il nostro POLPO, invece, è un mollusco cefalopode con otto tentacoli (il suo nome è Octopus vulgaris ), sui quali ci sono due file simmetriche di ventose.
E attenti, se ne vedete uno con ventose non simmetriche quello non è un polpo, ma una polpessa (Octopus macropus) con carne meno pregiata e con meno sapore, e è proprio un altro animale, non la femmina del polpo!
Se invece ne vedete uno più piccolo di taglia, con otto tentacoli ben più sottili e con una sola fila di ventose, quello è un moscardino (Eledone moschata), dalla carne meno gustosa e più duretta.
Polpo, polipo, polpessa, moscardino... quattro nomi e quattro tipi diversi di animali!

Ma adesso al lavoro! E via col polpo!





Ingredienti:

1grosso polpo dal peso di kg 1.900 congelato (morbidezza garantita, secondo noi!)
fagioli borlotti pronti già lessati (noi un barattolo e mezzo) 
pomodorini secchi (una vaschetta)
3 gambi di sedano bianco (assolutamente bianco!)
rosmarino fresco
olio extravergine di oliva
sale e pepe

Procedimento:

Lasciate scongelare il polpo in frigorifero (dalla notte al pomeriggio seguente, controllando bene).

Noi, a dire il vero, ci siamo avvalse dell'aiuto del nostro nuovo elettrodomestico, arrivato con enorme sorpresa e successivo entusiasmo come regalo dello scorso Natale da parte di Lui! 
Non regalo bensì RE-GA-LO-NE !!!
Parliamo di Fresco, abbattitore di temperatura da casa (ha dimensioni appena superiori a un microonde)...ma non solo abbattitore, perché ha anche programmi per la surgelazione rapida, lo scongelamento (appunto), la cottura lenta, la lievitazione, il raffreddamento delle bottiglie e la funzione piatto pronto.
Un vero gioiello, davvero, prodotto da un'Azienda italiana, la IRINOX, leader nella progettazione degli abbattitori professionali.
... C'è  da aggiungere che Lui ama regalare elettrodomestici: negli anni sono "arrivati" gelatiera Nemox, Kitchen Aid,  Bimby, PastaMatic... Dopo ne gode i "risultati" e intanto appaga la nostra passione di cucina!!! Bravo e...GRAZIE!

Ma ritorniamo ancora al polpo...
Almeno un'ora e mezza prima di iniziarne la cottura, preparare le verdure di accompagnamento, per farle insaporire con più tempo a disposizione.
Scolare bene i fagioli, lavarli con delicatezza sotto acqua corrente, versarli in una ciotola e lasciarli insaporire con un filo d'olio e parecchi aghi di rosmarino tritati finissimi.
Subito dopo sciacquare bene i pomodorini secchi, lasciarli per un'oretta immersi in acqua a reidratarsi, scolarli, tagliarli a pezzi non troppo piccoli (devono sentirsi in bocca belli polposi), metterli in un'altra ciotola a insaporirsi con un po' d'olio.
Lavare i gambi di sedano, pelarli col pelaverdure per eliminare i filamenti e poi tagliarli a rondelle di 6-7 mm di spessore.
Infine lavare molto bene il polpo e metterlo nella pentola a pressione, immerso in due-tre dita d'acqua fredda non salata. Chiudere e avviare la cottura a fiamma viva. Quando raggiunge la pressione, abbassare la fiamma al minimo e calcolare 25 minuti. Spegnere e togliere dal fornello.
Aprire la pentola ma lasciare ancora dentro il polpo, perché deve raffreddarsi gradatamente immerso nella sua acqua per rimanere tenero.
Quando è abbastanza tiepido scolarlo, eliminare il becco centrale e togliere solo parte delle membrane più scure tra un tentacolo e l'altro.
Noi preferiamo mille volte lasciare la pelle e le ventose: vuol dire lasciargli molto più sapore e veracità. Vedere tentacoli spellatissimi, lisci, bianchi e asettici fa un po' tristezza, specialmente verificando quanto si perde in gusto!
Ora, con le forbici della cucina, tagliarlo a pezzi non troppo piccoli e metterli in una ciotola capiente.
Unire i fagioli, i pomodorini e il sedano e mescolare bene, aggiustando l'olio e il sale, se serve, facendo attenzione a non eccedere perché le verdure sono già ben condite; infine insaporire con una generosa macinata di pepe.
Noi preferiamo lasciare insaporire tutto l'insieme ancora per un quarto d'ora-mezz'ora ... e poi a tavola perché ora il mare è qui!



mercoledì 9 settembre 2015

Rustici alle olive

Appetitosi, sempre apprezzatissimi e oltretutto molto semplici da fare: è per questo che sono uno dei nostri 'sfizi' preferiti!




Ingredienti: 

350 g di farina 00
16 g di lievito istantaneo per dolci
150 g di olive sottolio denocciolate e tagliate in 3-4 pezzi
70 g di parmigiano o grana  padano grattugiato
2 uova intere
100 g di olio extravergine d'oliva 
10 g di rosmarino fresco tritato 
2 rametti di timo fresco 
220 ml di latte intero fresco 
sale

Procedimento:


Noi troviamo molto comodo usare gli stampini multipli in silicone perché non c'è bisogno di imburrarli prima di riempirli.
Preriscaldiamo il forno a 180 gradi.
In una ciotola grande mescoliamo bene farina, lievito, sale, formaggio grattugiato, foglioline di timo e rosmarino tritato e olive.
In un'altra ciotola uniamo il latte, le uova intere e l'olio e sbattiamo con una forchetta, giusto per amalgamare il tutto e poi lo versiamo rapidamente nella ciotola contenente la farina e gli altri ingredienti solidi. A questo punto è importante mescolare rapidamente e con pochi giri di cucchiaio il composto, amalgamandolo grossolanamente, altrimenti l'impasto rischia di diventare colloso e troppo asciutto a fine cottura.
Con l'aiuto di un cucchiaio riempiamo gli stampini solo per metà perché lieviteranno e inforniamo subito per una ventina di minuti.
Alla fine della cottura, quando sono belli dorati, tiriamo fuori i rustici dal forno e aspettiamo qualche minuto prima di sformarli e lasciarli raffreddare su una gratella.
A dire la verità… succede spesso che ne mangiamo subito qualcuno… non resistiamo alla tentazione… e scoprirete perché la prima volta che li preparerete! 

domenica 6 settembre 2015

Zucchine ripiene


Sarà perché, oltre che buone, sono anche così graziose da vedere, a noi le zucchine tonde ripiene sono proprio "simpatiche"!
Oggi eccole farcite con ricotta e erbe aromatiche, ma si possono usare altri tipi di formaggi (mozzarella, scamorza, fontina, emmenthal...), e sono ottime anche con carne tritata, salsiccia, prosciutto... Davvero versatili! 




Ingredienti:

6 zucchine tonde 
200 grammi di ricotta 
100 grammi di ricotta affumicata (o parmigiano, pecorino...)
1 uovo
2-3 grissini sminuzzati (o un po' di pangrattato)
menta, timo e prezzemolo freschi
olio extravergine di oliva 
sale e pepe 

Lavare bene le zucchine e lessarle per 8-10 minuti in acqua bollente.
Scolarle, tagliare la calottina superiore e svuotarle (sono un po' ammorbidite, ma appena appena) con l'aiuto di uno scavino o con un cucchiaino, facendo attenzione a non bucare la buccia. Lasciarle scolare bene a testa in giù sullo scolapasta, anche per un'oretta, così si asciugano bene.
Intanto in una ciotola mescolare con una forchetta la ricotta e la ricotta affumicata grattugiata, l'uovo intero, le erbe aromatiche tritate, sale e pepe, un po' d'olio, qualche grissino tritato (o un po' di pangrattato), se serve, a seconda della consistenza del ripieno, che deve risultare morbido ma non troppo.
Prima di cominciare a farcirle, salare l'interno delle zucchine e insaporirle con un po' d'olio.
Riempirle con la farcia, disporle in una pirofila foderata di cartaforno con il loro "cappellino" accanto (ma non sopra, devono cuocere scoperte). Irrorarle con un filino d'olio.
Infornarle a 170 gradi finché sono morbide (ma non sfatte!) e il ripieno è dorato.
Sono buone sia tiepide che a temperatura ambiente.
È ora divertitevi a provare a prepararle con le varianti del ripieno che più vi fa gola!